Chi ha detto che l’attività di potatura deve per forza essere complicata e pericolosa, o richiedere più attrezzature e operatori? Fra i numerosi nuovi accessori ora installabili nella versione V-Max della JF545 c’è anche una testa abbattitrice composta da una sega e da una pinza per la potatura e l’abbattimento di alberi, una nuova soluzione che porterà una rivoluzione nell’ambito della manutenzione delle aree verdi.
Per comprendere appieno la portata di questa nuova applicazione, vale prima la pena menzionare le modalità con cui attualmente vengono effettuati gli interventi di potatura e abbattimento degli alberi. “Normalmente, l’attività di potatura può avvenire in due modi. Una prima modalità prevede l’uso di una piattaforma o di una gru con cestello che porti in quota l’operatore, il quale poi procede al taglio con una motosega, e di una seconda gru che tenga il pezzo tagliato da posare a terra; questa soluzione richiede quindi l’utilizzo di due macchine. Altrimenti si adotta la via del treeclymbing, ossia la salita in arrampicata da parte dell’operatore che effettua il taglio con la motosega imbragato all’albero; in questo caso c’è comunque la necessità di una gru che movimenti il pezzo tagliato, con tutti i rischi annessi per quanto riguarda la sicurezza dell’operatore”, spiega Emanuele Bendini della Bendini Autotrasporti. Va evidenziato inoltre che le macchine utilizzate (normalmente camion con gru o piattaforme autocarrate) sono ingombranti, poco manovrabili, pesanti, e spesso (in particolare nei contesti urbani) non riescono ad avvicinarsi molto al luogo di intervento, rendendo necessario il ricorso ad ampi sbracci.
Con la nuova applicazione proposta da Jekko tutti questi problemi sono facilmente superati. Innanzitutto, è possibile tagliare, riporre a terra e sezionare i rami o tronchi con un unico strumento, e di conseguenza bastano una sola macchina e un solo operatore. Grazie alle dimensioni compatte, la JF545 V-Max riesce ad accedere in spazi anche molto ristretti e dunque ad avvicinarsi il più possibile all’area di lavoro: “Questo ci permette di lavorare con dei margini di sicurezza e di precisione ancora più elevati, perché non dobbiamo sfruttare l’intera capacità di sbraccio della macchina” chiarisce Bendini. La JF545 V-Max inoltre riesce ad avere un livello di invasività molto contenuto sul luogo di intervento, aspetto da non trascurare quando si pensa ad esempio a potature in giardini di case private. Una delle conseguenze più importanti di questa innovazione riguarda comunque il tema della sicurezza: con JF545 V-Max l’operatore può infatti controllare con il radiocomando sia la macchina che la pinza da un’opportuna distanza e con una visuale migliore, senza la necessità di doversi imbragare ed arrampicare sull’albero ed evitando al contempo la caduta di rami. Una svolta importante in un settore che purtroppo vede ogni anno in tutto il mondo numerosi incidenti, anche mortali.
I vantaggi della JF545 V-Max non sono finiti qui. “Questa applicazione è un’integrazione alle molteplici funzioni che già presenta la JF545. Infatti, oltre alla pinza per l’abbattimento controllato degli alberi, è possibile installare un cestello porta operatore o una piattaforma, oppure lavorare in maniera classica a gancio o con il verricello, sia con il braccio principale che con il jib. Questo consente di poter svolgere con un’unica macchina molteplici tipologie di lavoro in infiniti campi di applicazione. Una volta completato l’intervento in ambito forestale, la pinza può essere facilmente disinstallata e l’operatore ha a sua disposizione la classica JF545, da impiegare anche in ambito industriale e civile in tutto l’arco dell’anno. La versatilità è decisamente il punto di forza di questa macchina!” sottolinea Bendini.
“La JF545 V-Max con pinza abbattitrice rappresenta la macchina ideale per chi fino ad oggi ha svolto le attività di manutenzione delle aree verdi in maniera tradizionale, ossia mobilitando più macchine e persone o in modo pericoloso con il treeclymbing. Sono diversi i mercati che hanno già manifestato interesse nei confronti di questa nuova soluzione: il nord America, con Stati Uniti e Canada, ma anche l’Italia e il blocco centro/nord europeo con Germania, Francia, Olanda, Finlandia, Norvegia.” conclude Alberto Franceschini, Export Manager di Jekko.