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27/06/2018
Svenska Maskinmassan 2018
Il nostro concessionario svedese Jekko Sverige ha partecipato all’edizione 2018 della fiera Svenska Maskinmassan a Solvalla, Stoccolma, presentando i modelli JF545, SPX424 e SPX527.
Svenska Maskingmassan è la più grande fiera di macchine in Svezia e rappresenta un punto d’incontro per coloro che sono interessati alle macchine movimento terra.
Specifiche tecniche dei modelli esposti:
SPX424
Portata massima: 2400 kg
Estensione del braccio: 2,6 – 8,5 m
Rotazione: 360°
4 batterie 6 V, 420 Ah – 4,0 kW 5,5 hp
Peso: 2130 kg
Dimensioni: 3150x780x1950 mm
SPX527
Portata massima: 2700 kg
Estensione del braccio: 3,4 – 12,1 m
Rotazione: 360°
Motore diesel Kubota D1105-E3B – 18,7 kW 25 hp
Peso: 3600 kg
Dimensioni: 4150x1100x1960 mm
JF545
Portata massima: 15500 kg
Estensione del braccio: 1,0 – 16,2 m
Rotazione: 360°
Motore diesel V3307-CR-TE4B – 55,4 kW 74 hp
Peso: 13700 kg
Dimensioni: 5450x71840x2750 mm
Per saperne di più sui modelli presentati alla fiera, visita la pagina dedicata al nostro archivio storico delle gru e mini gru Jekko.
Un’anima elegante e sinfonica perfetta negli spazi stretti e le situazioni di massima precisione; l’altra sportiva e rock per garantire un grande feeling con l’operatore in cantiere ed in ogni condizione di tempo. Tutto questo grazie all’innovativo software di controllo
Anche le gru hanno un’anima. Anzi, capita che ne possano avere due: una elegante e sinfonica e l’altra sportiva e rock. In casa Jekko la gru dalla doppia anima esiste e si chiama SPK60, unica nel suo genere sul mercato internazionale.
La SPK60 nasce nel 2016 come gru telescopica cingolata con cabina da utilizzare prevalentemente in spazi ristretti dove i movimenti si calcolano al millimetro e tutto deve essere in totale controllo per manovre di precisione assoluta. Questa formula è stata un successo ed ha portato sul mercato un prodotto che mancava. Ma ora, dopo due anni di esperienza sul campo, i progettisti dell’azienda trevigiana, leader internazionale nel settore delle mini gru e delle macchine speciali per il sollevamento, hanno messo a punto un’ulteriore evoluzione di questo vincente progetto.
La sfida? Dotare la SPK60 anche di un’identità più sportiva per garantire performance straordinarie e un grande feeling con l’utilizzatore anche nelle situazioni più aggressive di cantiere, a partire da clima e terreno. Nasce così la nuova SPK60, una sorta di versione 2.0 della precedente, che si presenta sul mercato con una doppia identità per ogni esigenza operativa: dalle manovre di precisione in spazi stretti e chiusi al pick&carry in cantiere in terreno sconnesso e sotto la pioggia.
Tutto questo grazie alla nuova versione del software di gestione della macchina che dona alla SPK60 un’identità nuova, anzi due per l’appunto.
“L’evoluzione della SPK60 è stato fortemente voluto per arricchire una gamma di macchine disegnate e prodotte per clienti che lavorano sulle nicchie di mercato dove Jekko ha creato il suo Core Business – spiega Alberto Franceschini, Export Manager di Jekko -. Si tratta di una gru dalla doppia anima che permetterà di aprirci a molteplici scenari di mercato e settori. Ad oggi abbiamo già consegnato questa gru ad Hong Kong, in Germania, in Svizzera, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti con l’obbiettivo di rafforzare la nostra presenza nel settore della grande cantieristica”.
Le caratteristiche distintive
L’anima “rock” della SPK60: un grande feeling con l’operatore
L’anima più “sportiva e rock” ci racconta di un picker cingolato e di un escavatore con braccio, in grado di lavorare su ogni tipologia di cantiere, terreno e inclinazione (fino a 4 diversi gradi 0°, 0.7°, 1.5° e 3°). Si tratta a tutti gli effetti di una mini gru dotata di cingoli estensibili senza stabilizzatori, in grado di sollevare fino a 3 tonnellate in Pick&Carry e 6 tonnelate in statico e raggiungere un’altezza massima di 26,7 metri con jib.
Tutto questo grazie al nuovo software innovativo in grado di consentire un grande feeling con l’operatore per ottenere la massima stabilità. Una stabilità necessaria, considerando che la gru poggia su un raggio massimo di 2,90 mt per 2,50 mt. Il software permette un controllo elettronico direttamente dal radiocomando in dotazione adattandosi ad ogni esigenza ambientale e dell’operatore.
Questa nuova versione della SPK60 si adatta soprattutto a settori come quello cantieristico, l’installazione di strutture metalliche come soppalchi , manutenzioni industriali , perché la gru è dotata di un manipolatore idraulico per tubi e putrelle che permettono una maggior precisione per la manipolazione di materiali in quota. Inoltre è perfetta anche nei contesti di posa del vetro, soprattutto in ambiti cittadini dove sono richiesti ingombri minimi e prestazioni elevate (la SPK60 può lavorare fino al nono piano per la posa-vetro di facciate a moduli).
La mini gru è facilissima da trasportare e con i suoi soli 5.8 metri di lunghezza, può essere scaricabile dal cassone di un camion.
L’anima “elegante” della SPK60, la precisione assoluta
Ma la nuova SPK60, in caso di necessità è pronta a togliere il giubbotto di pelle e jeans per vestire giacca e cravatta. Basta chiedere al nuovo sistema di controllo. Ecco quindi comparire l’anima elegante e sinfonica che ci racconta di una gru telescopica cingolata con cabina dotata di jib idraulico – il più lungo della sua categoria – cingoli estensibili e motore elettrico per lavorare in scioltezza negli spazi interni e ristretti.
Questa tipologia di macchina può avere svariate applicazioni. È infatti indicata per settore come il petrolchimico, le manutenzioni di centrali nucleari/elettriche, la manutenzione industriale e in qualsiasi struttura interna dove le aree siano particolarmente strette, dove non è possibile impiegare stabilizzatori e in tutti quegli interventi interni in cui sono necessarie estensioni importanti. Il jib idraulico di questa minigru, infatti, permette di elevarsi dal braccio principale per altri 8,20 metri ed arrivare cosi ad un’altezza totale di quasi 27 metri. Il radiocomando permette un utilizzo come una classica minigru ed avere tutti i dati di lavoro sul display.
L’operatore infatti deve essere sempre vicino al carico da sollevare, aumentando perciò la precisione nel lavoro, diminuendo rischi di comunicazione tra installatore e conduttore, diminuendo perciò la presenza di operatori in cantiere.
Anche SPK60 sposa la filosofia Jekko: Una Gru = Un operatore. Ogni operatore può installare e disinstallare da solo tutti i componenti e accessori della gru. Ma il più importante vantaggio è il sistema automatico di “cambio tabella” di sollevamento in base all’inclinazione del terreno. La gru in base all’inclinazione del suolo attiva automaticamente la tabella relativa al fine di garantire fluidità di lavoro, massima sicurezza e riduzione del tempo necessario per confermare manualmente il nuovo settaggio al limitatore come nelle più comuni gru in commercio.
La SPK 60 è l’unica macchina della sua categoria che può richiudere il Jib in due posizioni differenti:
Sotto il braccio principale, per i clienti che usano spesso il jib – non è necessario installarlo ogni volta.
Lateralmente nel lato destro del braccio della gru. In questo modo il jib è sempre a bordo macchina, pronto per l’utilizzo. Per clienti che usano più spesso il braccio principale della gru con il pick&carry o per la sua capacità massima
I pesi della macchina sono contenuti: 12,2 tonnellate a cui si aggiungono i 1500 kg della zavorra amovibile.
Leggi la case history
Motore: sia diesel che elettrico
La SPK 60 dispone di una motore Diesel Yanmar da 53,7 kW / 73 Hp e alterna all’occorrenza un motore elettrico trifase (o monofase) da 11 kW. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente switchare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia interno che esterno.
Vantaggi competitivi
Una gru così permette una molteplicità di utilizzi in situazioni e contesti completamente diversi, sfruttando le due anime. Una gru che può essere ad esempio utilizzata in spazi interni sfruttando i jib e l’utilizzo del radiocomando, oppure, variando le impostazioni del software, diventa una gru anche da cantiere, con operatore in cabina, mantenendo i cingoli estensibili e aumentando così le capacità di sollevamento rispetto alle macchine della stessa gamma.
La cabina è dotata di un’ottima ergonomia, dispone di videocamera per una perfetta visione dell’area di manovra posteriore, radio, climatizzatore e sedile ergonomico e ampia visibilità. Non solo comodità ma soprattutto semplicità di utilizzo per l’operatore, perché l’output grafico permette all’operatore di riconoscere in immediato gli accessori installati sulla macchina, andando cosi a settare in automatico il limitatore di momento della macchina.
Il software dispone di un sistema di autodiagnosi (DTC) che permette di rilevare in tempi immediati eventuali problemi e garantire al cliente un rapidissimo feedback da parte del post vendita di Jekko.
Ecco gli optional disponibili:
Jib meccanico da 7,3 metri con una capacità massima di 1500 kg
Jib idraulico con 3 sfili idraulici e una lunghezza di 8,27 metri e una portata massima da 1500 kg. Possibilità di lavorare con un angolo negativo di 10 gradi, sia con verricello che con gancio.
Jib meccanico corto da 3500 kg sul braccio principale per lavorare sia con gancio che con verricello.
Manipolatore idraulico radiocomandato per la movimentazione di putrelle o tubi
Attivazione idraulica
Cingoli in gomma (geogrip) o acciaio
Motore elettrico trifase o monofase
Puleggia
Barra stabilizzatrice anteriore (dozer blade)
Vano porta oggetti
Indicatore d’angolo
Radiocomando
Colore personalizzato
Scheda tecnica semplificata
L’ultima nata in casa Jekko, che rivoluziona gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata
L’incontro di due differenti concetti nel campo del sollevamento per creare nuovi scenari e nuove opportunità d’applicazione. Parte da questa prospettiva il concept della nuova JF545 di Jekko, che si è recentemente presentata sul mercato con il chiaro obiettivo di avvicinare e rivoluzionare l’ambiente delle minigru e delle gru articolate. Sì, perché la nuova JF – sviluppata dell’azienda trevigiana leader internazionale nel settore delle minigru in partnership con Fassi – rompe gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata.
E come sempre, cambiando la prospettiva, si scopre un mondo completamente nuovo, come nuove sono le opportunità d’impiego, le potenzialità, le infinite applicazioni di uno strumento che unisce i punti di forza di contesti diversi.
“La cultura della minigru – spiega Diego Tomasella, amministratore delegato di Jekko – compie un importante passo di avvicinamento verso quella della gru articolata per presentare un prodotto innovativo, semplice nell’uso, alla portata di un mercato più ampio e continuamente alla ricerca di nuove soluzioni, in particolare sul fronte della manutenzione e del service, in contesti logistici e ambientali sempre più complessi”.
Le caratteristiche distintive
Super accessibilità in spazi ristretti
Inoltre, il concetto di fondo è portare a livello terra quello che solitamente è impiegato su camion. Questo significa avere un potenziale di accessibilità e riduzione degli ingombri con importante impatto favorevole sulle logistiche. Diventa quindi possibile trasportare e impiegare una gru articolata in tutte quelle aree non accessibili da un camion: aree industriali, spazi ristretti, centri storici angusti, parchi cintati e in generale ovunque l’accesso sia favorevole agli ingombri decisamente ridotti della gru articolata in azione su cingoli.
La zavorra: c’è e non c’è
Questa macchina ha la possibilità di impiegare una zavorra di 35 q.li con un innovativo sistema automatico di sganciamento grazie ad un pianale basculante che idraulicamente intercetta la zavorra, il tutto gestito da radiocomando. L’operatore a questo punto deve semplicemente rimuovere dei perni di bloccaggio e sganciare direttamente la zavorra. Questo diventa estremamente utile in situazioni di spazi ristretti e logistiche limitate quando l’impiego della zavorra non è necessario. Ma non è tutto, perché una volta rimossa la zavorra il pianale basculante può essere impiegato per caricare e trasportare fino a 35 q.li di materiale opportunamente fissato ed agganciato.
Motore: sia diesel che elettrico
La JF545 dispone sia di un motore Diesel Kubota da 55 kw, sia di un motore elettrico trifase da 13 kw. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente switchare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia interno che esterno.
Le principali applicazioni e vantaggio competitivo
Una gru così versatile trova impiego nei contesti più disparati: situazioni particolari di sollevamento, posa in aree ristrette di cantiere (travi, soppalchi, vetro, impianti di climatizzazione, ecc.) o industriali (macchinari di varie dimensioni), manutenzioni, service.
Può essere una macchina perfetta per le ditte specializzate nel sollevamento a integrazione della gamma già esistente di gru articolate su camion e city crane, ma anche per le società specializzate nel noleggio a caldo e a freddo. Può essere ideale per chi è specializzato in nicchie operative, con esigenze elevate ed estremamente particolari, ma più in generale per tutti coloro che vogliono sfruttare i vantaggi tipici di una gru articolata in ambienti inaccessibili per i camion. In generale il mercato richiede sempre la macchina più piccola a parità di sollevamento per ovvi motivi in termini di economia di costo, potenzialità, logistiche, manutenzione e semplicità d’uso. La nuova JF545 è nata proprio per questo.
In occasione del 2° Dealer Meeting Jekko, il nostro Amministratore Delegato Diego Tomasella è stato intervistato da Rüdiger Kopf della rivista tedesca Kran&Bühne.
Qui sotto è possibile leggere la traduzione dell’articolo originale “Sieben Meilens Stiefel” contenuto nell’uscita di Luglio.
Lo stivale delle sette leghe
Jekko si è sviluppata facendo grandi passi. Lo sa bene l’amministratore delegato Diego Tomasella, con il quale Rüdiger Kopf ha parlato all’inaugurazione della nuova unità produttiva.
All’improvviso il mondo è cambiato. Da qualche anno il mondo delle minigru sta facendo risplendere il nome di Jekko, che solo da qualche tempo è ben conosciuto, ma che ha saputo trovare il suo posto sotto ai grandi nomi di questo settore di nicchia, attraverso delle fresche idee innovative.
5 anni fa quest’azienda, nata a Colle Umberto, città a nord di Venezia, produceva solo 80 minigru all’anno. Nel 2017 sono 250 – ovvero più del triplo. E non è tutto. Nei prossimi anni la produzione verrà ampliata. Si dovrebbero dunque raggiungere le 400 unità prodotte, il tutto in un settore di nicchia.
Per questo motivo è stato acquistato un ulteriore capannone, che si trova a 500 m dalla sede principale. Con un’estensione di 12.000 m², 3.900 m² coperti, lo stabilimento è stato allestito da poco, con un’area di test esterna realizzata appositamente – Jekko si è organizzata molto bene.
“Già nel 2015 vedevamo in atto un cambiamento” afferma Diego Tomasella. L’amministratore delegato di Jekko ricorda anche tutte le dinamiche del 2016. “Dopo la fiera Bauma avevamo molti contratti in mano. Quella è stata la scintilla che ha fatto espandere la produzione”. A Maggio e Giugno 2016 hanno cercato uno spazio adatto, in Ottobre acquisito una nuova area, la cui costruzione è iniziata a Novembre, in conformità ai bisogni dell’azienda. “Così a Marzo siamo partiti con la produzione” dice sorridente Tomasella. Il “vecchio” capannone è stato mantenuto ora vi svolgiamo principalmente il lavoro di saldatura. Nel nuovo stabilimento il lavoro avviene in catena di montaggio – in condizioni pulite, luminose e con una disposizione su tre linee. Questo ci permette di incrementare l’integrazione verticale” spiega l’Amministratore Delegato. Lui prima di tutti ha visto il vantaggio di ciò, permettendo così di rispondere con maggiore flessibilità agli ordini, soprattutto quando la domanda è molto alta. E naturalmente, i controlli di qualità vengono realizzati su una breve distanza. A detta di Tomasella, l’investimento complessivo ammonta attorno ai tre milioni di euro.
Il fatto che Jekko stia crescendo, è visibile anche nell’aumento del numero di rivenditori. L’azienda ha invitato all’inaugurazione i dealer provenienti da tutto il mondo; non solo i rivenditori tedeschi come Nordkran e Bavarialift, ma anche quelli provenienti da Paesi come Cina, Singapore, Sud Corea, Messico, Colombia, Canada e USA hanno partecipato, solo per nominarne alcuni dei 30 presenti. Al primo Dealer Meeting erano presenti una dozzina di rivenditori. [2014 n.d.t.]
Quindi dov’è diretto il sentiero di Jekko? “La nostra nuova sfida è di trovarci in continua crescita, così come sta crescendo la domanda. Non abbiamo solo un nuovo stabilimento. Il personale è in aumento, attualmente ci sono 54 dipendenti e anche il servizio di vendita e assistenza si sta rafforzando”, spiega Tomasella. E non c’è dubbio che ad un evento del genere si presentino novità piccole e grandi. Grazie alla collaborazione con Fassi, è stato possibile combinare le componenti delle macchine.
Sono stati presentati i nuovi modelli con nome JF: la potente JF 545 è in grado di sollevare fino a 15,5 tonnellate e il suo braccio si estende fino a 28 metri. I pesi possono essere sollevati ad un’altezza di 30 metri. Nel complesso la occupa 5,45 m di lunghezza, 1,84 m di larghezza 2,75 m di altezza durante il trasporto. Con un peso di 15 tonnellate, la gru è facilmente trasportabile. Con un’area di stabilizzazione di 6,7 per 6,7 metri questa grande minigru resta comunque sotto i valori di altri modelli simili. Inoltre, grazie al braccio articolato, il jib può essere installato ad un’altezza di 18 m per salire di ulteriori 10 metri.
Si tratta di una combinazione di una gru Fassi sul classico sottocarro di una minigru, ma con degli adattamenti specifici per questo tipo di macchina. Peso e altezza sono dunque studiati in modo ottimale per consentire il miglior trasporto possibile, seppur sempre con un peso di 15 tonnellate. “Nel frattempo abbiamo ricevuto circa 15 ordini per la JF545, e altri sono in trattativa”, afferma Tomasella guardando alla vantaggiosa collaborazione con Fassi. Con i mezzi di cui Jekko dispone attualmente, si potrebbero realizzare due di queste gru al mese.
In modo diverso vengono presentate le più piccole JF30 e JF40. Come afferma l’Amministratore Delegato “questi modelli sono più vicini al cliente finale. Hanno meno accessori, sono essenzialmente di base, ma sono facili da trasportare e da utilizzare. Questi sono i prodotti che permettono di aprire le porte di un mercato conservatore.” Un fatto, questo, che anche lui ritiene essere positivo. “Sicuramente Jekko nei prossimi anni non sarà al primo o al secondo posto nel settore delle minigru, ma possiamo certamente aumentare la competitività. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di presentarci sul mercato con nuove idee. In un mercato conservatore con un pubblico fedele ai propri marchi, i piccoli modelli permettono di aprire molte porte”.
E cosa sarebbe un Dealer Meeting, se non venisse data un’anteprima di qualche novità? Ecco dunque che sono stati presentati i primi disegni della SPK90, una gru da 9 tonnellate, “sorella maggiore” della SPK60.
Modello SPX424 con batterie al litio presentato alla fiera APEX 2017
Il nuovo modello SPX424 con batterie al litio verrà presentato durante la fiera APEX 2017.
Siamo orgogliosi di comunicare che presenteremo un modello per ogni famiglia di prodotti durante la fiera APEX 2017, stand 770, ad Amsterdam – compresa una gru con batteria al litio mai vista sul mercato fino ad ora.
I modelli esposti saranno:
SPX527 – con capacità massima di 2,7 tonnellate, la mini gru più versatile con sollevatore idraulico che si adatta facilmente a qualsiasi situazione di lavoro: Un prodotto al top delle vendite
SPX424 – il modello al top di gamma a singola porta dotato di batterie al litio: l’unica mini gru con batterie al litio disponibile sul mercato.
MPK50 – la più recente innovazione per le gru industriali for industrial pick&carry con capacità massima di 5 tonnellate con barra stabilizzatrice anteriore brevettata
SPK60 – la nostra nuova sfida con una gru telescopica cingolata avente capacità massima di 6 tonnellate tipo pick&carry, interamente controllata a distanza, con cingolatura estensibile e molto altro
I nostri rappresentanti saranno disponibili presso lo Stand 770 insieme ad alcuni concessionari internazionali per darvi tutti i consigli necessari e facilitarvi nel soddisfare le più svariate esigenze.
Il contratto di fornitura per 20 unità è stato ufficializzato tra Jekko e il leader Europeo nel noleggo Boels.
Presentata a Febbraio 2017 durante un meeting tecnico-commerciale Boels, la prima SPX424 è gia stata consegnata a Boels e sarà raggiunta da altre 20 unità che andranno a comporre la gamma di mini gru all’interno della flotta di noleggio Boels.
Alberto Franceschini, il nostro Sales Manager, spiega le motivazioni per cui un’azienda di prestigio come Boels ha deciso di riporre la sua fiducia in noi: “la SPX424 è la gru più venduta e performante che passa attraverso una porta singola. Equipaggiata con motore diesel ed elettrico, ha accessori un jib idraulico che raggiunge i 15m di altezza, sistema di stabilità automatico, Plug & Play e riconoscimento automatico degli accessori, un’interfaccia grafico intuitivo e configurabile in 14 diverse lingue disponibili – il tutto in completo rispetto della normativa N1300. Tutte queste caratteristiche e molte altre fanno di Jekko un leader nel suo settore in materia di sicurezza e semplicità di utilizzo.”
Sarà quindi facile capire perché Boels ha scelto di fidarsi della nostra esperienza, scegliendo una mini gru che è in grado di soddisfare le più disparate necessità di lavoro: costruzioni edili, installazioni meccaniche, manipolazione del vetro, legno, manutenzione industriale, ecc.
Fassi S.p.A. entra a far parte della nuova società Jekko s.r.l.
Nel gennaio 2016 Ormet S.p.A., da oltre 40 anni attiva nel settore della movimentazione e sollevamento, da vita a Jekko s.r.l. attraverso uno spin-off dell’omonimo marchio, attivo da oltre 15 anni nelle minigru, minipicker e vacuum-lift. Adesso Fassi S.p.A., leader italiano per produzione e vendita di gru idrauliche per autocarro, entra a far parte della società al fine di fornire ulteriore spinta allo sviluppo ed all’espansione su tutti i mercati mondiali.
Jekko s.r.l. è il leader italiano dei produttori di mini gru cingolate ed è la terza potenza mondiale. L’azienda, con sede in provincia di Treviso, ai piedi delle prealpi venete, è situata su un’area industriale di oltre 5.000 mq, di cui 3.000 mq coperti e vi operano circa 35 dipendenti e si appresta a breve a raddoppiare la propria struttura produttiva. L’intera gamma è esportata e distribuita in tutti 5 i continenti grazie agli oltre 30 distributori ufficiali presenti nel mondo.
Jekko negli ultimi 3 anni sta crescendo a ritmi vertiginosi, oltre il 30% all’anno, frutto di un lavoro di squadra che supporta un prodotto di alta qualità” afferma Diego Tomasella, Presidente di Jekko “Stiamo raccogliendo i frutti di quanto seminato in anni di investimenti in ricerca e sviluppo. A fine 2016 inaugureremo un nuovo stabilimento di 11.000 mq, di cui 4.000 coperti, dedicato esclusivamente all’assemblaggio e al collaudo delle nostre mini gru.
La linea di prodotto JEKKO ha origine alla fine degli anni ‘90 dall’attività di progettazione di macchine speciali su commessa e dalla produzione delle prime mini gru. Nel 2006 nasce il marchio Jekko Minicrane e viene inaugurato uno stabilimento produttivo dedicato. Oggi JEKKO può contare su un’organizzazione giovane, un ufficio tecnico professionale, un servizio di training e post vendita affidabile e un reparto vendita/marketing per tutti i mercati esteri. Giovanni Fassi, amministratore delegato dell’omonimo gruppo industriale osserva:
Le potenzialità di mercato di queste attrezzature sono indubbiamente interessanti”, e sottolinea “l’intero staff di questa società è molto determinato a cogliere tutte le opportunità che si presenteranno.
Nella foto i soci ed i membri del Consiglio di Amministrazione di Jekko s.r.l.: Mauro Tonon, Rossano Ceresoli, Pierluigi Tonon, Diego Tomasella, Giovanni Fassi.