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29/06/2020
La prima Jekko SPX532 dell’America Latina arriva in Brasile
La SPX532, una delle ultime ma già molto apprezzate minigru Jekko, è sbarcata in America Latina per la prima volta ed è stata recentemente consegnata a Guindaste Aranha. Questo nuovo modello va ad aggiungersi alle altre minigru di Guindaste Aranha, dealer Jekko in Brasile da due anni.
In arrivo SPX650, la nuova gru da 5 ton targata Jekko
La famiglia delle mini gru Jekko si amplia e accoglie la SPX650, il nuovo e atteso modello con capacità massima di sollevamento di 5 tonnellate che concentra tutte le ultime importanti innovazioni proposte dall’azienda trevigiana. La nuova SPX650, infatti, presenta numerose soluzioni tecniche all’avanguardia applicate con successo ai due recenti – ma già ampiamente apprezzati – modelli SPX532 e SPX1280.
Accantonato l’originario progetto di presentazione ufficiale della macchina alla fiera Apex di Maastricht, slittata dal giugno di quest’anno a giugno 2021 a causa dell’emergenza sanitaria legata a Covid-19, Jekko farà conoscere al mondo la nuova SPX650 attraverso una diretta streaming programmata per il prossimo luglio. In attesa dell’evento, tuttavia, è già possibile analizzare in anteprima alcune delle principali caratteristiche e funzionalità della macchina.
La SPX650 è equipaggiata con un nuovo jib idraulico a 3 estensioni da 1,2 ton e un nuovo runner jib da 2 ton, per un’altezza massima raggiungibile di ben 23,5 m. Come avviene per la sorella minore SPX532, il jib può essere stoccato in tre modalità: a terra o riposto sulla colonna, per permettere all’operatore di lavorare con il braccio principale, oppure agganciato e ripiegato sotto il braccio principale per permettere all’operatore di lavorare con il jib senza necessità di installazione. Si ritrova nella SPX650 anche il nuovo sistema di stabilizzazione introdotto con la sorella maggiore SPX1280: il software, a seconda dell’angolo di apertura e dell’estensione degli stabilizzatori, nonché all’eventuale impiego della zavorra, è in grado di determinare in tempo reale la capacità massima di sollevamento in un determinato punto, per illimitate configurazioni operative. Gli stabilizzatori presentano una doppia estensione per un’area minima di stabilizzazione assai ridotta, di 2,9 x 2,9 m (4,5 x 4,5 m invece l’area massima). Dalla SPX1280 la nuova SPX650 eredita anche il raffinato sistema idraulico, che rende i movimenti della gru fluidi e precisi e consente di lavorare in contemporanea con quattro funzioni. Tutte le funzionalità e i movimenti della gru e i suoi accessori sono controllabili direttamente dal pratico radiocomando con software sviluppato internamente da Jekko ed interfaccia utente intuitiva. La SPX650, in consegna a partire dalla seconda metà del 2020, sarà disponibile da subito nella versione alimentata a batteria a litio, dal 2021 potrà essere configurata invece anche nella versione con motore diesel abbinato ad un motore elettrico monofase o trifase.
“La SPX650 ha l’obiettivo di arricchire ulteriormente la nostra gamma di mini gru, colmando il vuoto tra i modelli SPX532 e SPX1280 per quanto riguarda la capacità massima di sollevamento.– Spiega Alberto Franceschini, Export Sales Manager di Jekko – Si tratta dell’ennesima scommessa di Jekko, ma i risultati più che positivi ottenuti dai modelli SPX532 e SPX1280 ci confermano che le soluzioni finora proposte hanno incontrato le esigenze del nostro pubblico: versatilità, elevate performance abbinate a dimensioni compatte ed aree di stabilizzazione ridotte, facilità di utilizzo, per non menzionare la crescente attenzione alla tematica ambientale connessa all’impiego di batterie a litio. In questo progetto abbiamo concentrato il meglio della tecnologia sinora sviluppata, ulteriormente migliorata, senza tralasciare il design e naturalmente la qualità dei materiali. Ma non voglio anticiparvi troppo!”.
Appuntamento allora a luglio 2020 per conoscere l’ultima arrivata, la SPX650!
MPK06, il nuovo minipicker per le nuove esigenze di cantiere
La famiglia dei minipicker Jekko cresce con il nuovo MPK06, la gru elettrica semovente unica sul mercato in grado di lavorare sia a gancio che con manipolatore
Una piccola macchina per un grande aiuto nel lavoro. E’ questa la promessa dell’ultimo nato in casa Jekko, l’MPK06, il minipicker dalle dimensioni e dal peso contenuti che solleva fino a 600 kg e che strizza l’occhio sia al settore dell’artigianato che al settore industriale.
“L’MPK06 è una macchina che segnerà un passaggio nel mondo del lavoro – afferma Alessio Forcolin, commerciale Italia di Jekko – Le esigenze di cantiere stanno cambiando: spesso non è disponibile una forza lavoro in quantità e con competenze adeguate, mentre al contempo i pesi da sollevare aumentano, nel settore della posa del vetro come nel settore artigiano e in quello industriale in generale. Sul mercato mancavano minipicker compatti e leggeri con alte capacità di sollevamento e noi abbiamo raccolto la sfida”.
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PROGETTATA PER LAVORARE SIA CON MANIPOLATORE CHE A GANCIO
L’MPK06 è l’unico minipicker che può essere utilizzato sia con manipolatore a ventose per vetro o in modalità a gancio, in conformità alla normativa EN13000. A rendere unica questa macchina nel suo settore è anche la rotazione continua a 360° del manipolatore e la rotazione elettrica della colonna di 10° verso destra e sinistra, che consente di portare il carico lateralmente mantenendo un ingombro piuttosto ridotto, per la massima accessibilità anche negli spazi più ristretti.
COMPLETAMENTE ELETTRICA
L’intera macchina funziona elettricamente, sia nella traslazione che nei movimenti del braccio, grazie ad un motore da 3 kW alimentato da due batterie da trazione da 12V – 155 Ah, che assicurano una resa costante durante tutto l’utilizzo. Il motore elettrico garantisce la silenziosità del minipicker e permette di lavorare in ambienti chiusi senza alcun tipo di emissione, mentre i nuovi attuatori elettrici, di prestazioni paragonabili a quelle dei normali cilindri idraulici, consentono di compiere movimenti rapidi e fluidi, fino a tre in contemporanea senza cali di performance.
L’assenza di componenti idrauliche comporta anche minori costi di manutenzione e rende l’MPK06 la macchina ideale anche nei contesti di lavoro più delicati, in quanto non vi è il rischio di perdite d’olio. Disponibili inoltre come optional la funzionalità di rotazione elettrica del manipolatore e la doppia estensione elettrica del braccio.
FACILE DA GUIDARE E CONTROLLARE
Macchina di semplice utilizzo, l’MPK06 non richiede una formazione specifica per essere manovrata. Il minipicker può essere guidato direttamente con il pratico timone a bordo macchina o tramite il filocomando user-friendly, che in combinazione con il blocco meccanico al timone consente di controllare la traslazione su ruota in linea retta, facilitando l’operatore durante la fase di posa e garantendo maggior precisione nel movimento.
LA ZAVORRA AMOVIBILE
L’MPK06 è dotato di un semplice sistema di zavorre modulari e amovibili con peso totale di 200 kg. Qualora fosse necessario sollevare la macchina con una gru, o con un ascensore, rimuovendo le zavorre si riesce ad alleggerirne il peso arrivando fino a 720 kg complessivi.
VANTAGGIO COMPETITIVO
Grazie alle sue caratteristiche uniche, il nuovo minipicker di Jekko trova ideale impiego in numerosi settori. Non solo nella posa del vetro e nell’installazione di serramenti, ma più ampiamente nel mondo dell’artigianato, della manutenzione industriale e in generale per il settore del noleggio. Grazie ai resistenti cofani interamente in lamiera e alle ruote antiforatura off-road di serie, l’MPK06 non teme nemmeno le situazioni di cantiere più difficili, in caso di lavori all’interno sono invece disponibili come optional le ruote bianche antitraccia. Le dimensioni compatte e il peso contenuto lo rendono inoltre trasportabile con un normale furgone.
“Abbiamo sviluppato l’MPK06 con l’obiettivo di semplificare la vita dell’operatore e di portare qualità nel lavoro, con una macchina facile da usare, dalle ottime performance ma allo stesso tempo economica”, conclude Forcolin.
Dopo il successo della JF365 arriva sul mercato il nuovo modello ancora più performante, con capacità di sollevamento superiori, restando in standard di trasporto “non eccezionale”.
La gru su cingoli Jekko diventa ancora più grande, non tanto in termini di dimensioni, quanto per performance, capacità e innovazione.
Dopo i successi di vendita della JF545 e della JF365, Jekko ha voluto alzare l’asticella, trasferendo su cingolato tutte le caratteristiche della F990 di Fassi. Nasce cosi la JF990, “una scommessa vinta”, come sintetizza Alberto Franceschini, Export Sales Manager di Jekko.
A tutti gli effetti una vera e propria “evoluzione della specie” dove si trovano a convivere nelle dimensioni ancora una volta compatte (6,75 x 2,14 x 3,45 m), capacità di estensibilità maggiori (fino a 41 m), grandi capacità di sollevamento (fino a 21.500 kg) e vantaggi in termini di trasportabilità.
“Abbiamo vinto la prima parte della scommessa – spiega Franceschini – che era quella di investire in un prodotto innovativo e non presente sul mercato. Abbiamo creato un nuovo genere di macchina, una gru da camion ma su cingoli e stabilizzata che si comporta come fosse una mini gru. Per farlo siamo partiti dall’esperienza della JF545 e della JF365 e soprattutto dalla richiesta del mercato di avere macchine più performanti seppure limitate nelle dimensioni”.
La JF990 resta una mini gru se paragonata alle dimensioni di un camion. Compatta con una stabilizzazione variabile e con la possibilità di lavorare sia a diesel che con motore elettrico trifase. E soprattutto in grado di raggiungere i 41 m in altezza (con jib idraulico e tre prolunghe manuali) e 38 m con il cestello porta operatore, lavorando in spazi dove il camion non può accedere.
VARIETÀ DI UTILIZZO
La JF990 è una gru che può lavorare in orizzontale, verticale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio oppure il verricello. È inoltre possibile utilizzare un manipolatore per vetri o una piattaforma idraulica da 3 persone in caso di utilizzo su doppia articolazione e un cestello da 1 o 2 persone in caso di sfruttamento del jib, per quote fino a 38 m. L’attivazione idraulica sul jib permette di installare qualsiasi optional aggiuntivo.
TRASPORTO NON ECCEZIONALE
La JF990 senza zavorra può essere trasportata su camion senza rientrare nel “trasporto eccezionale”. Il peso di 21.800 kg la rende ideale per chi cerca il massimo delle prestazioni da una mini gru in grado di lavorare a tutti gli effetti come una gru articolata.
ZAVORRA STANDARD ED EXTRA
Questa macchina ha la possibilità di impiegare una zavorra standard di 2,1 t e una zavorra extra di 3 t. Con la prima zavorra la gru stabilizza su un’area di 8,5 x 8,5 m, con la zavorra extra su un’area di 7 x 7 m, riducendo l’impronta a terra della gru. Il sistema di smontaggio è gestito dal radiocomando, grazie a un rapido sistema automatico di sganciamento come per le ben più grandi autogru.
SUPER ACCESSIBILITÀ IN SPAZI RISTRETTI
La JF990 per le sue caratteristiche può sostituire a tutti gli effetti una gru a torre o una grande autogru. Il tutto riuscendo a lavorare senza l’impiego del camion. La gru su cingoli infatti si muove indipendentemente dal mezzo e può accedere anche laddove gli ingombri sono ridotti con importante impatto sulle logistiche di cantiere.
Diventa quindi possibile trasportare e impiegare una gru articolata in tutte quelle aree non accessibili da un camion, come aree industriali, spazi ristretti, centri storici angusti, parchi cintati ecc.
INFINITE POSSIBILITÀ DI SOLLEVAMENTO
Jekko ha sviluppato un software che permette di stabilizzare la gru con infinite combinazioni. Ogni stabilizzatore può essere posizionato a piacere in termini di angolazione ed estensione. Tenuto conto della posizione degli stabilizzatori e della conseguente linea di ribaltamento, viene calcolata la relativa pressione di lavoro in modo continuo. All’operatore vengono mostrati cinque livelli di stabilità per rendere più intuitiva la lettura dei diagrammi di carico.
UNA GRU – UN OPERATORE
La gru può essere gestita interamente da un solo operatore grazie all’utilizzo del radiocomando, che è di fatto un prolungamento della macchina sempre a portata di mano. Questo permette all’operatore di eseguire in totale autonomia tutte le operazioni: accensione/spegnimento, movimentazione della gru, stabilizzazione, installazione del jib e della zavorra.
MOTORE: SIA DIESEL CHE ELETTRICO
La JF990 dispone sia di un motore elettronico diesel Deutz TCS3.6 L4 da 55 kW (Stage V, Tier 4), sia di un motore elettrico trifase da 13 kW. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente passare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia all’interno che all’esterno.
VANTAGGIO COMPETITIVO
Una gru così versatile trova impiego in contesti differenti: situazioni particolari di sollevamento, posa in aree ristrette di cantiere (travi, soppalchi, vetro, impianti di climatizzazione, ecc.) o industriali (macchinari di varie dimensioni), manutenzioni, service.
Può essere una macchina perfetta per le ditte specializzate nel sollevamento a integrazione della gamma già esistente di gru articolate su camion e city crane, ma anche per le società specializzate nel noleggio a caldo e a freddo. Soprattutto per il suo essere facilmente trasportabile, senza rientrare nel trasporto eccezionale.
“Porteremo questa gru soprattutto in nord America e in centro e nord Europa dove stanno cercando prodotti per differenziarsi sul mercato. – conclude Franceschini – Penso ad esempio alla Norvegia che ha introdotto la nuova normativa per cui dal 2021 ci sarà l’abbattimento delle emissioni anche per le macchine da cantiere. La JF990 è una gru anche elettrica e questo porta molti vantaggi in questi Paesi molto sensibili alla tematica ambientale. Un altro segmento interessato sarà quello del noleggio, grazie al peso contenuto e alle grandi prestazioni possibili con questa tipologia di gru”.
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CARATTERISTICHE JEKKO JF990
• Dimensioni: 6,75 x 2,14 x 3,45 m
• Capacità massima di sollevamento: 21,5 t
• Area di stabilizzazione: 8,5 x 8,5 m
• Peso: 21.800 kg + 1680 kg (jib) + 2,1 t di zavorra standard e 3 t di zavorra extra
• Motore: diesel elettronico Deutz 55 kW (Stage V, Tier 4) + motore elettrico trifase 13,5 kW
• Altezza massima (con Jib): 41 m
• Sbraccio massimo (con Jib): 38 m
• Rotazione: 360° continua
La nuova SPX1280, la mini gru versatile che offre infinite possibilità di stabilizzazione
C’è chi vede il mondo solo in bianco o nero, e guarda il bicchiere sempre e soltanto mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma al di là degli estremi ci sono infinite possibilità alternative. Ecco, l’anima della nuova SPX1280 sta tutta qui: al di là dei limiti c’è un mondo senza limiti. L’operatore diventa come il pittore che non ha solo due o tre colori sulla sua tavolozza, ma tutti quelli dell’arcobaleno, creando infinite combinazioni e sfumature.
Dall’arte alla realtà di cantiere il passo sembra fuori portata, ma è il principio che conta e tutto diventa più semplice. La SPX1280 accoglie tecnologie di nuova generazione per sfruttare al massimo i concetti di stabilità e sollevamento.
Tutto questo si traduce in semplicità e versatilità per offrire agli operatori una nuova esperienza d’uso e infinite configurazioni di lavoro, portando all’estremo il concetto stesso di performance. Osservando le caratteristiche e le prestazioni della nuova SPX1280 sembrano ormai passati anni luce dalla sua predecessora, la SPX1275 che, dopo anni di onorato servizio, cede ora il passo all’ultima nata in casa Jekko.
Questa macchina è davvero un foglio bianco per l’operatore che ha dinnanzi a sé infinite possibilità di configurazione da sfruttare con grande semplicità, anche grazie a un’interfaccia utente completamente rivoluzionata – sostiene Mauro Tonon, Export Sales Manager di Jekko – La SPX1280 ha una capacità massima di sollevamento di 8 tonnellate e raggiunge i 26,6 m di altezza con jib idraulico installato. In base al peso proprio, alle dimensioni e all’area di stabilizzazione è decisamente la macchina con il rendimento più elevato nel suo settore. Non poteva inoltre mancare la possibilità di lavorare in modalità pick & carry di due ton a 360°, marchio di fabbrica Jekko.
INFINITE CONFIGURAZIONI OPERATIVE
La tecnologia che governa la nuova SPX1280 cambia completamente l’approccio con cui l’operatore può gestire le situazioni operative. Se in passato le configurazioni che consentivano di operare in stabilità erano estremamente limitate, condizionando le dinamiche di lavoro, ora grazie ad un mix che comprende sistema di stabilizzazione, sensoristica, software e una nuova interfaccia utente le situazioni di lavoro diventano illimitate. Al cuore di tutto il nuovo sistema di stabilizzazione che consente alla macchina di adattarsi a tutti gli ambienti di lavoro e il consolidato jib idraulico a tre sfili che può essere messo a riposo sia sotto che a lato del braccio principale.
NUOVO SISTEMA DI STABILIZZAZIONE
Il sistema di stabilizzazione della SPX1280 tiene conto di numerosi fattori per determinare le condizioni operative possibili. A seconda dell’angolo di apertura e dell’estensione degli stabilizzatori, oltre all’eventuale impiego della zavorra, il software è in grado di determinare in tempo reale la capacità massima di sollevamento in un determinato punto. In passato tutto questo era estremamente limitato, poiché non era possibile considerare estensioni parziali degli stabilizzatori e nemmeno angolature intermedie tra 0 e 45°. Cambiano anche i livelli di stabilizzazione, che passano da quattro a sette, e anche la loro rappresentazione a livello di interfaccia, ora più semplice e intuitiva.
UN’IDRAULICA RAFFINATA E PRECISA
Il nuovo sistema idraulico rende i movimenti della gru più fluidi e precisi, dando una sensazione di maggior feeling e controllo all’operatore. Un impianto di distribuzione perfezionato, completamente comandato elettronicamente, che consente nuove funzionalità come la possibilità di estendere il jib in contemporanea al sollevamento, maggiore fluidità e potenza ai cingoli, possibilità di lavorare in contemporanea con quattro funzioni.
MENO CONSUMI, PIÙ PERFORMANCE
Il motore diesel da 19 kW della SPX1280 impiega una pompa a portata variabile che aumenta l’efficienza dell’intero sistema, sfruttando al meglio la potenza del motore a seconda del tipo di manovra. Tutto questo si traduce in un incremento delle performance e dell’affidabilità e in una sostanziale riduzione dei consumi. Il nuovo motore (Stage V, Tier 4 Final) rispetta inoltre la direttiva europea del 2019 sulle emissioni.
TUTTO NELLE MANI DELL’OPERATORE
La SPX1280 è azionata tramite un nuovo radiocomando pensato per essere user-friendly, con software sviluppato internamente da Jekko. Sono selezionabili cinque diverse configurazioni: pick & carry, gru, stabilizzatori, traverse e traslazione. Un unico radiocomando per accendere, configurare e manovrare macchina e accessori: non più comandi a bordo macchina quindi, è tutto nelle mani dell’operatore.
VANTAGGIO COMPETITIVO
In un mercato in continuo sviluppo come quello del sollevamento, la nuova SPX1280 rappresenta un’importante evoluzione e sposta in avanti il confine dell’innovazione tecnologica.
Come la SPX1275, anche la SPX1280 trova impiego in caso di altezze e carichi elevati, nella posa del vetro, nelle manutenzioni e nei montaggi industriali, nell’edilizia, ma è soprattutto quando si effettuano sollevamenti in aree ristrette che si può apprezzare al meglio la sua versatilità.
Abbiamo ricevuto ordini che coprono tutto il 2019 e il primo quadrimestre del 2020. Il budget produttivo complessivo di questo modello per l’anno prossimo è di almeno 40 unità – spiega Tonon – In aggiunta ai nostri tradizionali mercati, numerose richieste provengono anche dall’area del centro Europa, dagli Stati Uniti, dal Medio Oriente e dalla Cina.
CARATTERISTICHE JEKKO SPX1280
• Dimensioni: 5730 x 1450 x 2040 mm
• Area di stabilità: 4600 x 4600 mm
• Capacità massima di sollevamento: 8000 kg
• Peso: 7000 kg (esclusi optional) + 1500 kg zavorra
• Motore: diesel D1105-E4B + motore elettrico mono o trifase
• Altezza massima (con jib idraulico e tre sfili): 26,6 m
• Sbraccio massimo (con jib idraulico e tre sfili): 20 m
• Rotazione: 360° continua
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Con la SPX532 la mini gru diventa ancora più performante e intuitiva
Arriva sul mercato la SPX532, il nuovo modello di mini gru Jekko che segna il cambio di rotta tra il vecchio e il nuovo sistema progettuale. Una mini gru più intuitiva, all’avanguardia e semplice da utilizzare
La mini gru Jekko si fa “grande” e apre una rotta tutta nuova in cui concetti come semplicità, immediatezza, performance ed efficacia salgono a bordo di una stessa macchina.
Stiamo parlando della nuova SPX532 – sviluppata dall’azienda trevigiana leader internazionale nel settore delle mini gru – che porta con sé innovazioni importanti tra cui: un sistema di stabilità all’avanguardia, un’impiantistica idraulica ed elettronica raffinata, una maggiore semplicità di utilizzo, capacità di sollevamento maggiori, design rinnovato e un nuovo radiocomando user friendly.
Il progetto della nuova SPX532 nasce dall’ascolto delle esigenze precise di un mercato, quello del sollevamento speciale, sempre più ampio ed in continua evoluzione – spiega Alberto Franceschini, Export Manager di Jekko – L’esperienza pionieristica ormai ventennale maturata nel settore delle minigru, unita alle profonde conoscenze del settore delle gru su autocarro, ha permesso a Jekko di sviluppare un prodotto che unisce le raffinate soluzioni utilizzate nel mondo delle autogru assieme alla semplicità e robustezza costruttiva tipiche delle gru da autocarro. La SPX532 segna per tanto un cambio di direzione molto importante nella progettazione e realizzazione di nuovi prodotti, che influenzerà inevitabilmente lo sviluppo dei futuri prodotti. Non solo macchine innovative e sofisticate come in passato, ma anche fruibili e di facile utilizzo per una platea di clienti sempre più ampia.
Il risultato è la mini gru più intuitiva di sempre, in grado di garantire performance di alto livello. È la mini gru più grande del suo segmento in grado di passare da una porta singola, con una capacità di sollevamento elevata in rapporto al peso, alle dimensioni e all’area di stabilizzazione. Novità importanti riguardando anche il jib idraulico da 1 tonnellata la cui altezza massima raggiungibile – 17,3 metri – può essere paragonata a quella di una gru di categoria superiore, e un design rinnovato con materiali più sofisticati e resistenti, per cui una colonna rinforzata con due pistoni e carter non più in vetroresina ma in acciaio.
NUOVE PERFORMANCE
La SPX532 è caratterizzata da una capacità di sollevamento massimo di 3,2 tonnellate. La grande novità è data dalla possibilità di sollevare sia in modalità con gancio che in modalità con verricello.
Il sistema di stabilità è stato rinnovato per cui, per ogni stabilizzatore, la rotazione va da 0° a 90° (prima andava da 0° a 45°) ed è inoltre possibile regolare l’angolo di inclinazione degli stessi. Questo permette di ottenere più zone di stabilizzazione e più aree di lavoro, consentendo cosi alla gru di lavorare in condizioni che non sarebbero mai state possibili prima, il tutto grazie ad un sistema di sensoristica sofisticato ma allo stesso tempo semplice.
NUOVA POSIZIONE DEL JIB
La posizione del Jib a riposo si trova inizialmente all’interno della colonna ed il jib può essere facilmente installato grazie a un innovativo sistema di aggancio: questo comporta una netta riduzione dei tempi per l’installazione e lo smontaggio del jib. L’operatore, può quindi decidere di stoccare il Jib in tre modalità: jib a riposo sulla colonna, jib a terra e jib riposto sotto il braccio principale. Le prime 2 modalità permettono di lavorare con il braccio principale, l’ultima con il Jib installato, con il grande vantaggio di non doverlo mettere a riposo a fine utilizzo (come avveniva nelle versioni precedenti). Il jib consente inoltre, grazie ad un doppio distributore, di utilizzare in contemporanea sia le funzioni di sfilo che di angolo permettendo maggior flessibilità e precisione.
NUOVO SISTEMA IDRAULICO
La SPX532 è dotata di un raffinato sistema idraulico che permette alla gru di lavorare con dei movimenti più fluidi ed estremamente precisi. Questo è possibile grazie all’utilizzo del distributore idraulico digitale, che unito all’elettronica di controllo e a un radiocomando intuitivo permette un controllo dinamico attivo sui movimenti della gru, per cui il cliente potrà selezionare la modalità di lavoro ideale in base alle necessità del cantiere.
RADIOCOMANDO USER FRIENDLY
Il nuovo radiocomando Jekko è stato studiato per essere user friendly. Tutte le funzionalità della mini gru possono essere attivate o disattivate direttamente dal radiocomando, attraverso selettori che riportano a schermate intuitive. Sul radiocomando sono selezionabili quattro diverse configurazioni che facilitano il lavoro dell’operatore guidandolo nelle diverse operazioni: pick & carry, gru, salita e discesa stabilizzatori, cingoli e rotazione traverse.
MOTORE: SIA A BATTERIA CHE DIESEL ED ELETTRICO
Jekko, da sempre attenta alle tematiche ambientali, offre la miglior soluzione con batteria al litio sul mercato, frutto di 5 anni di investimenti e ricerca. La SPX532 è disponibile nella versione “eco-friendly” a batteria a litio, top di gamma per durata e rapidità di ricarica. In alternativa, la SPX532 può disporre di un motore a scoppio diesel abbinato ad un motore elettrico monofase (220V – 2,2 kW) o trifase (400V – 5,5 kW). L’operatore, a seconda del luogo di lavoro e delle esigenze, può facilmente passare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego.
TELEMETRIA
Grazie al sistema J-Connect e quindi l’utilizzo di una SIM dati, la SPX532 può essere connessa al web. Attraverso un portale creato ad hoc la gru infatti può essere monitorata da remoto dal cliente, dal rivenditore e dal servizio di assistenza tecnica di Jekko.
VANTAGGIO COMPETITIVO
Grazie alle sue numerose innovazioni, la SPX532 ha già riscosso numeri consensi alla recente edizione del Bauma 2019. Il suo essere una macchina semplice e intuitiva la rende ideale sia per gli utilizzatori finali che per le flotte da noleggio.
È la gru da porta singola (larghezza inferiore a 80 cm) con le prestazioni più elevate sul mercato, utilizzabile sia per lavori in aree confinate, soprattutto nel mercato del vetro, sia all’aperto nei settori della manutenzione industriale ed edilizia.
Sarà la macchina per porta singola più prestazionale del mercato – spiega Diego Tomasella, Amministratore Delegato di Jekko – La SPX532 è la prima mini gru realizzata all’interno del progetto di rinnovamento dell’intera gamma ed è stato possibile arrivare a questo risultato grazie all’utilizzo di materiali sofisticati e a un’elettronica di controllo semplice. I nostri mercati di riferimento sono in primis Germania, Olanda e Belgio e a seguire Francia, Spagna, Inghilterra, Italia, Asia, Middle East e America. Le aspettative sono alte e i molti ordini ricevuti al Bauma ci confermano che stiamo andando nella giusta direzione.
CARATTERISTICHE JEKKO SPX532
• Dimensioni: 3255 x 770 x 1960 mm
• Capacità massima di sollevamento: 3200 kg
• Peso: 2350 kg (esclusi optional)
• Motore: diesel D902-E4B + motore elettrico mono e trifase + batteria
• Altezza massima (con Jib): 17,3 m
• Sbraccio massimo (con Jib): 14,8 m
• Rotazione: 360° continua
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In mostra tutte le novità tecnologiche e produttive per rendere l’intera gamma ancora più innovativa, green e user-friendly.
Jekko torna al Bauma, a tre anni di distanza dalla precedente edizione, per raccontare una storia completamente nuova dove saranno protagoniste ancora una volta le innovazioni tecnologiche e produttive. Non cambia la regia, quella di un’azienda giovane che fin dalla sua nascita si è posta l’obiettivo di “ascoltare il cliente in modo attivo”, mettendo in campo tecnologie e cura artigianale del dettaglio. Si rinnova invece l’intera gamma che diventa sempre più innovativa, green e user friendly.
L’area espositiva Jekko, zona esterna FS, stand numero 903/6, si estenderà su una superficie di 512 mq. All’interno saranno presentate tutte le novità del mondo Jekko: dalla nuovissima JF990 alla versione ibrida della SPX1280HYB, fino ad arrivare all SPX532 full electric con batteria a litio; dai minipicker MPK06 e MPK12 che segnano una svolta importante nel mondo della cantieristica indoor alla nuova interfaccia dei radiocomandi Jekko più user-friendly per l’operatore e al nuovo sistema di telemetria J-Connect, applicabile a tutte le nuove mini gru Jekko.
In occasione del Bauma verrà inoltre lanciata una nuova linea di merchandising comprensiva di una vetrinetta per acquistare materiale, incluso il nuovo modellino di una Jekko. Sarà allestita un’area denominata J-Connect dove dealer e visitatori potranno approfondire il concetto di telemetria e interfaccia utente.
LE NOVITA’
MINI GRU
La novità di punta sarà la SPX532 con una motorizzazione full electric a litio. Disponibile anche in versione diesel, la SPX532 diventa la perfetta gru per i lavori indoor e per quelle operazioni che necessitano di una macchina in grado di passare per una singola porta.
La mini gru è dotata di un sistema di controllo geometrico e di un software più intuitivo realizzato internamente, in grado di facilitare il lavoro dell’operatore.
Il rinnovamento infatti ha interessato anche il radiocomando Jekko su cui è stata realizzata un’interfaccia più user-friendly che consente la gestione delle innumerevoli opzioni in modo facile e intuitivo. Tutte le funzioni sono state rese automatiche e rapide e questo permette all’utilizzatore di lavorare con maggior semplicità.
Si punterà molto anche sulla SPX1280HYB, nella prima versione ibrida di una mini gru. La SPX1280 rappresenta l’evoluzione della SPX1275 con una portata massima che passa da 75 a 80 quintali e su cui sono stati introdotti nuovi sistemi idraulici. Grazie al suo JIB idraulico a 3 sfili la SPX1280 resta fra i prodotti più amati dai clienti Jekko.
Nell’area espositiva saranno presenti anche la SPX312 e la SPX424 elettrica con batteria a litio, macchine ormai consolidate da anni.
SERIE JF
Gran parte della scena sarà rubata dalla JF990 che approda sul mercato dopo i successi della JF545 e della JF365. La nuova JF rappresenta un’ulteriore evoluzione rispetto alla precedenti gru della sua gamma e rompe ancora una volta gli schemi tradizionali del sollevamento portando su cingoli quello che da sempre ha una naturale applicazione su camion: la gru articolata. Si tratta della mini gru più grande al mondo, con una capacità di sollevamento fino a 100 t/m e nonostante le sue dimensioni resta comunque sotto le 23 tonnellate di peso. La macchina può essere arricchita con zavorre e arrivare a 28 tonnellate di peso.
Come la precedente JF545 è in grado di lavorare in orizzontale, verticale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio diretto oppure il verricello. E’ anche possibile utilizzare una piattaforma aerea.
Saranno presenti al Bauma anche la JF40 e la JF545 (quest’ultima presso lo stand Fassi FN 926/2).
MINIPICKER & GRU CABINATA
Ormai da anni Jekko investe nel settore del sollevamento industriale e del trasporto su ruota ad alimentazione a batteria con pick&carry sotto le 5 tonnellate. Si tratta di macchine sempre più funzionali e in grado di garantire una fornitura completa in cantiere. Possono essere equipaggiate con manipolatori idraulici e ventose Jekko per il sollevamento e la movimentazione dei pannelli di vetro.
Al Bauma saranno esposti i nuovi minipicker MPK06 e MPK12. Il minipicker MPK06 ha una portata di 600 kg mentre l’MPK12 di 1.200 kg, ed entrambe hanno quattro ruote invece che tre, con la possibilità di lavorare off road con gomme speciali. Si tratta dei primi pick&carry che presentano tutti gli attuatori completamente elettrici. Inoltre sia l’MPK06 che l’MPK12 saranno equipaggiati con manipolatori ideali per la manipolazione e la posa del vetro
Sarà infine presente al Bauma anche l’SPK60, mini gru cingolata su cabina da 6 ton di capacità massima e 3 ton di pick & carry.
VACUUM
Forte dell’esperienza nel settore della manipolazione del vetro, primi al mondo nell’applicazione di manipolatori a ventosa su mini gru, Jekko presenterà una nuova gamma di ventose per il sollevamento al gancio di vetro piano e curvo. Si tratta di ventose a pompa doppia e che, oltre ad aspirare, hanno la funzione di blow-off per agevolare il rilascio del vetro.
J-CONNECT – SISTEMA DI TELEMETRIA
Jekko ha investito sulla connettività bidirezionale che permette alle macchine di essere connesse al web. Attraverso un portale creato ad hoc tutte le mini gru sono monitorate e possono ricevere assistenza da remoto. Il sistema può essere applicato alla gamma JF e alla linea tradizionale di mini gru.
Dopo il successo della JF545 arriva sul mercato il nuovo modello ancora più competitivo, performante e leggero grazie all’assenza della zavorra
La spinta innovativa e rivoluzionaria di Jekko non si ferma e dopo il successo di vendita della JF545, arriva sul mercato la nuova JF365. Un modello che riprendere il concept della “sorella maggiore” ma rilancia la sfida sul piano delle performance, della compattezza, delle molteplici possibilità di applicazione e della versatilità.
La JF365 rappresenta un’ulteriore evoluzione della specie: è ancora più competitiva in termini di compattezza e prestazioni grazie all’assenza della zavorra.
Dopo il successo della JF545– spiega Alberto Franceschini, Sales Manager di Jekko –abbiamo deciso di tenere lo stesso format e le stesse configurazioni, sostituendo l’elemento gru con una delle macchine più vendute di Fassi, la F365 che lavora con le stesse modalità della 545 ma senza zavorra amovibile, il che si traduce in dimensioni e peso ridotti, a parità di performance.
Il peso contenuto e la sua compattezza, permettono alla JF365 di operare in spazi ristretti come i centri storici, nei settori industriali, per la posa in aree ristrette di cantiere o in particolari situazioni di sollevamento sotto parete perché la rotazione avviene all’interno della sagoma della macchina, senza l’ingombro della zavorra.
La JF365 dispone di un piano fisso con una capacità di appoggio di 3 tonnellate. Ha le stesse opzioni della JF545: Il radiocomando proporzionale, l’attivazione idraulica per accessori, il controllo di stabilità con infinite possibilità di stabilizzazione, 1 jib di dimensioni inferiori e pesi ridotti che permette di installare una piattaforma anche sul braccio principale.
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Varietà di utilizzo
La JF365 è una gru che può lavorare in orizzontale, verticale, sorpassare, aggirare, impiegare il gancio oppure il verricello. È inoltre possibile utilizzare un manipolatore per vetri o una piattaforma idraulica da 3 persone in caso di utilizzo su doppia articolazione e un cestello da 2 persone in caso di sfruttamento del jib, per quote fino a 29 metri. L’attivazione idraulica sul Jib permette di installare qualsiasi optional aggiuntivo.
Super accessibilità in spazi ristretti
Il concetto di fondo è portare a livello terra quello che solitamente è impiegato su camion. Questo significa avere un potenziale di accessibilità e riduzione degli ingombri con importante impatto favorevole sulle logistiche. Diventa quindi possibile trasportare e impiegare una gru articolata in tutte quelle aree non accessibili da un camion come: aree industriali, spazi ristretti, centri storici angusti, parchi cintati ecc.
Infinite possibilità di sollevamento
Jekko ha sviluppato un software che permette di stabilizzare la gru con infinite combinazioni. Ogni stabilizzatore può essere stabilizzato a piacere in termini di angolazione ed estensione. Tenuto conto della posizione degli stabilizzatori e della conseguente linea di ribaltamento, viene automaticamente calcolato uno dei quattro “stability level”, dove 1 è il livello minimo di stabilità e 5 il massimo, in riferimento a quattro differenti classi di pressione
Una gru – un operatore
La gru può essere gestita interamente da un solo operatore grazie all’utilizzo del radiocomando che è di fatto un prolungamento della macchina sempre a portata di mano. Questo permette all’operatore di eseguire in totale autonomia tutte le operazioni: accensione/spegnimento, movimentazione della gru, stabilizzazione, integrazione del jib.
Motore: sia diesel che elettrico
La JF365 dispone sia di un motore Diesel Kubota da 55 kw, sia di un motore elettrico trifase da 13 kw. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente switchare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia interno che esterno.
Vantaggio competitivo
Una gru così versatile trova impiego nei contesti più disparati: situazioni particolari di sollevamento, posa in aree ristrette di cantiere (travi, soppalchi, vetro, impianti di climatizzazione, ecc.) o industriali (macchinari di varie dimensioni), manutenzioni, service.
Può essere una macchina perfetta per le ditte specializzate nel sollevamento a integrazione della gamma già esistente di gru articolate su camion e city crane, ma anche per le società specializzate nel noleggio a caldo e a freddo. Può essere ideale per chi è specializzato in nicchie operative, con esigenze elevate ed estremamente particolari, ma più in generale per tutti coloro che vogliono sfruttare i vantaggi tipici di una gru articolata in ambienti inaccessibili per i camion. In generale il mercato richiede sempre la macchina più piccola a parità di sollevamento per ovvi motivi in termini di economia di costo, potenzialità, logistiche, manutenzione e semplicità d’uso. La nuova JF365 è nata proprio per questo.
Porteremo questa gru sul mercato tedesco, scandinavo e in generale del centro Europa, senza naturalmente trascurare l’Italia – spiega Franceschini -. La JF365, e ancora prima la JF545, sono gru che ci riempiono di orgoglio perché a livello industriale siamo stati noi i primi a portare questa rivoluzione sul mercato e oggi molti brand del settore del cingolato stanno seguendo le nostre orme. Significa che abbiamo intrapreso la strada giusta, ovviamente nel segno del Made in Italy.
Caratteristiche JEKKO JF365
Dimensioni: w 1,8 m, l 5,5 m, h 2,7 m
Capacità massima di sollevamento: 11,5 ton
Peso: 12.300 kg + 700 (jib)
Motore: diesel Kubota 55,4 kW + motore elettrico trifase 13 Kw
Altezza massima (con Jib): m 29 (cap. 550kg)
Sbraccio massimo (con Jib): m 26,5 (cap. 365kg)
Rotazione: 360°
Un’anima elegante e sinfonica perfetta negli spazi stretti e le situazioni di massima precisione; l’altra sportiva e rock per garantire un grande feeling con l’operatore in cantiere ed in ogni condizione di tempo. Tutto questo grazie all’innovativo software di controllo
Anche le gru hanno un’anima. Anzi, capita che ne possano avere due: una elegante e sinfonica e l’altra sportiva e rock. In casa Jekko la gru dalla doppia anima esiste e si chiama SPK60, unica nel suo genere sul mercato internazionale.
La SPK60 nasce nel 2016 come gru telescopica cingolata con cabina da utilizzare prevalentemente in spazi ristretti dove i movimenti si calcolano al millimetro e tutto deve essere in totale controllo per manovre di precisione assoluta. Questa formula è stata un successo ed ha portato sul mercato un prodotto che mancava. Ma ora, dopo due anni di esperienza sul campo, i progettisti dell’azienda trevigiana, leader internazionale nel settore delle mini gru e delle macchine speciali per il sollevamento, hanno messo a punto un’ulteriore evoluzione di questo vincente progetto.
La sfida? Dotare la SPK60 anche di un’identità più sportiva per garantire performance straordinarie e un grande feeling con l’utilizzatore anche nelle situazioni più aggressive di cantiere, a partire da clima e terreno. Nasce così la nuova SPK60, una sorta di versione 2.0 della precedente, che si presenta sul mercato con una doppia identità per ogni esigenza operativa: dalle manovre di precisione in spazi stretti e chiusi al pick&carry in cantiere in terreno sconnesso e sotto la pioggia.
Tutto questo grazie alla nuova versione del software di gestione della macchina che dona alla SPK60 un’identità nuova, anzi due per l’appunto.
“L’evoluzione della SPK60 è stato fortemente voluto per arricchire una gamma di macchine disegnate e prodotte per clienti che lavorano sulle nicchie di mercato dove Jekko ha creato il suo Core Business – spiega Alberto Franceschini, Export Manager di Jekko -. Si tratta di una gru dalla doppia anima che permetterà di aprirci a molteplici scenari di mercato e settori. Ad oggi abbiamo già consegnato questa gru ad Hong Kong, in Germania, in Svizzera, Belgio, Inghilterra e Stati Uniti con l’obbiettivo di rafforzare la nostra presenza nel settore della grande cantieristica”.
Le caratteristiche distintive
L’anima “rock” della SPK60: un grande feeling con l’operatore
L’anima più “sportiva e rock” ci racconta di un picker cingolato e di un escavatore con braccio, in grado di lavorare su ogni tipologia di cantiere, terreno e inclinazione (fino a 4 diversi gradi 0°, 0.7°, 1.5° e 3°). Si tratta a tutti gli effetti di una mini gru dotata di cingoli estensibili senza stabilizzatori, in grado di sollevare fino a 3 tonnellate in Pick&Carry e 6 tonnelate in statico e raggiungere un’altezza massima di 26,7 metri con jib.
Tutto questo grazie al nuovo software innovativo in grado di consentire un grande feeling con l’operatore per ottenere la massima stabilità. Una stabilità necessaria, considerando che la gru poggia su un raggio massimo di 2,90 mt per 2,50 mt. Il software permette un controllo elettronico direttamente dal radiocomando in dotazione adattandosi ad ogni esigenza ambientale e dell’operatore.
Questa nuova versione della SPK60 si adatta soprattutto a settori come quello cantieristico, l’installazione di strutture metalliche come soppalchi , manutenzioni industriali , perché la gru è dotata di un manipolatore idraulico per tubi e putrelle che permettono una maggior precisione per la manipolazione di materiali in quota. Inoltre è perfetta anche nei contesti di posa del vetro, soprattutto in ambiti cittadini dove sono richiesti ingombri minimi e prestazioni elevate (la SPK60 può lavorare fino al nono piano per la posa-vetro di facciate a moduli).
La mini gru è facilissima da trasportare e con i suoi soli 5.8 metri di lunghezza, può essere scaricabile dal cassone di un camion.
L’anima “elegante” della SPK60, la precisione assoluta
Ma la nuova SPK60, in caso di necessità è pronta a togliere il giubbotto di pelle e jeans per vestire giacca e cravatta. Basta chiedere al nuovo sistema di controllo. Ecco quindi comparire l’anima elegante e sinfonica che ci racconta di una gru telescopica cingolata con cabina dotata di jib idraulico – il più lungo della sua categoria – cingoli estensibili e motore elettrico per lavorare in scioltezza negli spazi interni e ristretti.
Questa tipologia di macchina può avere svariate applicazioni. È infatti indicata per settore come il petrolchimico, le manutenzioni di centrali nucleari/elettriche, la manutenzione industriale e in qualsiasi struttura interna dove le aree siano particolarmente strette, dove non è possibile impiegare stabilizzatori e in tutti quegli interventi interni in cui sono necessarie estensioni importanti. Il jib idraulico di questa minigru, infatti, permette di elevarsi dal braccio principale per altri 8,20 metri ed arrivare cosi ad un’altezza totale di quasi 27 metri. Il radiocomando permette un utilizzo come una classica minigru ed avere tutti i dati di lavoro sul display.
L’operatore infatti deve essere sempre vicino al carico da sollevare, aumentando perciò la precisione nel lavoro, diminuendo rischi di comunicazione tra installatore e conduttore, diminuendo perciò la presenza di operatori in cantiere.
Anche SPK60 sposa la filosofia Jekko: Una Gru = Un operatore. Ogni operatore può installare e disinstallare da solo tutti i componenti e accessori della gru. Ma il più importante vantaggio è il sistema automatico di “cambio tabella” di sollevamento in base all’inclinazione del terreno. La gru in base all’inclinazione del suolo attiva automaticamente la tabella relativa al fine di garantire fluidità di lavoro, massima sicurezza e riduzione del tempo necessario per confermare manualmente il nuovo settaggio al limitatore come nelle più comuni gru in commercio.
La SPK 60 è l’unica macchina della sua categoria che può richiudere il Jib in due posizioni differenti:
Sotto il braccio principale, per i clienti che usano spesso il jib – non è necessario installarlo ogni volta.
Lateralmente nel lato destro del braccio della gru. In questo modo il jib è sempre a bordo macchina, pronto per l’utilizzo. Per clienti che usano più spesso il braccio principale della gru con il pick&carry o per la sua capacità massima
I pesi della macchina sono contenuti: 12,2 tonnellate a cui si aggiungono i 1500 kg della zavorra amovibile.
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Motore: sia diesel che elettrico
La SPK 60 dispone di una motore Diesel Yanmar da 53,7 kW / 73 Hp e alterna all’occorrenza un motore elettrico trifase (o monofase) da 11 kW. L’operatore, a seconda delle situazioni e delle esigenze, può facilmente switchare da una soluzione all’altra con una notevole flessibilità d’impiego, per uso sia interno che esterno.
Vantaggi competitivi
Una gru così permette una molteplicità di utilizzi in situazioni e contesti completamente diversi, sfruttando le due anime. Una gru che può essere ad esempio utilizzata in spazi interni sfruttando i jib e l’utilizzo del radiocomando, oppure, variando le impostazioni del software, diventa una gru anche da cantiere, con operatore in cabina, mantenendo i cingoli estensibili e aumentando così le capacità di sollevamento rispetto alle macchine della stessa gamma.
La cabina è dotata di un’ottima ergonomia, dispone di videocamera per una perfetta visione dell’area di manovra posteriore, radio, climatizzatore e sedile ergonomico e ampia visibilità. Non solo comodità ma soprattutto semplicità di utilizzo per l’operatore, perché l’output grafico permette all’operatore di riconoscere in immediato gli accessori installati sulla macchina, andando cosi a settare in automatico il limitatore di momento della macchina.
Il software dispone di un sistema di autodiagnosi (DTC) che permette di rilevare in tempi immediati eventuali problemi e garantire al cliente un rapidissimo feedback da parte del post vendita di Jekko.
Ecco gli optional disponibili:
Jib meccanico da 7,3 metri con una capacità massima di 1500 kg
Jib idraulico con 3 sfili idraulici e una lunghezza di 8,27 metri e una portata massima da 1500 kg. Possibilità di lavorare con un angolo negativo di 10 gradi, sia con verricello che con gancio.
Jib meccanico corto da 3500 kg sul braccio principale per lavorare sia con gancio che con verricello.
Manipolatore idraulico radiocomandato per la movimentazione di putrelle o tubi
Attivazione idraulica
Cingoli in gomma (geogrip) o acciaio
Motore elettrico trifase o monofase
Puleggia
Barra stabilizzatrice anteriore (dozer blade)
Vano porta oggetti
Indicatore d’angolo
Radiocomando
Colore personalizzato
Scheda tecnica semplificata